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Biblioteca addio? di Nicola Vivilecchia
di Nicola Vivilecchia

Biblioteca addio?
Sono ormai trascorsi poco più di cinque anni dal 1° gennaio 2019, data che diede l’avvio a un evento epocale, dopo la designazione da parte della Comunità Europea, che conferì alla città di Matera il titolo di Capitale Europea della cultura per il 2019.
Gli effetti di quell’evento epocale sono stati ampiamente esaminati e discussi, senza mai trovare, a mio avviso, riscontri positivi, sia da punto di vista culturale che in qualsiasi altro ambito.
Tutto si è consumato con una serie di eventi, molto discutibili, in alcuni dei quali la cultura era completamente assente, senza lasciare traccia evidente di questa straordinaria opportunità per la città e per il territorio, attraverso la realizzazione di opere, quali teatri, impianti sportivi ed altri luoghi propedeutici allo sviluppo della cultura, a differenza di altre città capitali europee della cultura che hanno beneficiato di queste strutture che sono rimaste in dote alla comunità.
Da Operatore Culturale, che da quarant’anni presta servizio nella prestigiosa Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera, la delusione è stata maggiore, in quanto la biblioteca e la sua utenza non ha avuto alcun beneficio da questo evento, anzi, complice anche la “disattenzione” dei rappresentanti delle istituzioni locali, oramai da tempo questa Biblioteca sta affrontando un lento e inesorabile declino.
Con l’applicazione della scellerata legge Del Rio del 2016, che ipotizzava la chiusura delle Province, di fatto mai avvenuta in quanto il referendum ha avuto esito contrario alla chiusura, oltre al personale, alcune deleghe, tra cui la cultura, sono state trasferire alla Regione Basilicata, con l’impegno di corrispondere le risorse economiche necessarie e utili per continuare l’attività e assicurare i servizi erogati alla collettività.
Purtroppo, a causa di problemi burocratici tra Regione e Provincia, i trasferimenti dei fondi hanno subito forti rallentamenti e in alcuni periodi si sono praticamente bloccati.
Solo grazie alla mobilitazione delle Associazioni “Amici della Biblioteca” e “Amabili Confini”, alle quali si sono unite altre associazioni culturali del territorio, che hanno promosso una petizione a sostegno della Biblioteca “T. Stigliani” raccogliendo oltre 40.000 sottoscrizioni, la situazione si è sbloccata e sono state conferite alla Provincia di Matera una parte dei fondi necessari per tutte le Attività.
A fronte di una necessità di bilancio annuo di 1.300.000 euro per l’anno 2024, la Regione Basilicata ha erogato appena 870.000 euro!
Naturalmente, per non creare ulteriori battute d’arresto allo svolgimento delle attività della Biblioteca, è indispensabile che i fondi di trasferimento vengano stabilizzati in un capitolo di spesa espressamente dedicato, per assicurare continuità e consentire di programmare le attività inerenti alla gestione della Biblioteca.
Naturalmente, una istituzione culturale come la Biblioteca Stigliani, che ha un patrimonio librario di oltre 350.000 volumi, oltre a raccolte di periodici e libri di pregio, che ha sede in uno dei più prestigiosi e antichi palazzi della città, quello dell’Annunziata, il quale dispone di circa 6.000 Mq di superficie, con annessi impianti indispensabili per una regolare gestione (, in special modo, Antincendio, ascensori ecc.), ha bisogno di una manutenzione costante e continua, per preservare questo storico palazzo e il suo prezioso contenuto.
Altro punto critico della Biblioteca è quello del personale, oramai ai minimi termini: dal 2016 la struttura non ha più un Bibliotecario. L’organico attuale conta 15 unità a fronte di una pianta organica ci circa 45 unità!! Tra la fine dell’anno in corso e la metà del prossimo anno andranno in pensione altre tre unità e, a seguire, è previsto il pensionamento di altri colleghi, tra cui il sottoscritto.
A causa della forte carenza del personale la Biblioteca è stata costretta a ridurre gli orari di apertura, garantendo il minimo indispensabile nelle fasce antimeridiane dal lunedì al venerdì con due pomeriggi aperti alla settimana, martedì e giovedì.
Non si comprende come mai in tutti questi anni, nessun rappresentante istituzionale si è mai attivato per incrementare il personale con concorsi pubblici o con mobilità interna.
Non oso pensare che ci possano essere progetti sotterranei a noi sconosciuti, che tendono a smantellare una struttura pubblica e gratuita così prestigiosa che dal lontano 19 Gennaio 1933 ha contribuito alla crescita culturale e sociale di Matera e del suo territorio, per chissà quale oscuro progetto o interesse.
Anzi, voglio pensare che il grave stato delle cose, innanzi descritto, sia dovuto più ignavia che a inconfessabili e oscuri disegni e voglio sperare che il movimento di opinione sviluppatosi serva a far uscire dall’attuale e purtroppo ormai lunga impasse.
Spero di aver dato un contributo utile alla discussione delle necessità di questa splendida città.

Nicola Vivilecchia, operatore presso la Biblioteca Provinciale di Matera