Da sabato 22 giugno è in edicola il nuovo Texone – lo speciale annuale di Tex di grande formato – che si intitola Sierrita Mountains. Si tratterà del quarantesimo numero dell’ormai storica collana del personaggio, che negli anni ha ospitato autori come Guido Buzzelli, Magnus, Ivo Milazzo, Joe Kubert ed Enrique Breccia.
Ma questa volta con una novità straordinaria e per noi graditissima: i disegni sono del materano, e ormai punta di diamante del fumetto e dell’illustrazione, italiani e non solo, Giuseppe Palumbo.
Ovviamente, a pubblicarlo è la storica casa editrice Sergio Bonelle Editore, CON Rauch Jacopo autore del soggetto e della sceneggiatura.
L’avventura raccontata e disegnata è quella di una giovane ricattatrice, un killer solitario e spietato innamorato di lei, un fuorilegge che vuole vendicare il fratello, i cacciatori d’uomini di un boss senza scrupoli… e Tex e Carson sulle tracce di tutti quanti. I loro diversi destini si intrecceranno sulle Sierrita Mountains!
Il primo incontro con la Sergio Bonelli Editore avviene nel 1994, quando scrive, disegna e colora un’avventura breve di Martin Mystère per la rivista “Comic Art”. Del personaggio di Alfredo Castelli diventa poi disegnatore a tutti gli effetti a partire dall’anno successivo. Proprio su testi di Castelli disegna, nel 2002, un “remake” del primo numero di “Diabolik”, personaggio di cui diventa in seguito disegnatore abituale.
In una recentissima intervista a Andrea Antonazzo pubblicata sul sito italiano di informazione e cultura del fumetto “Fumettologica” (https://fumettologica.it/2024/06/giuseppe-palumbo-intervista-texone-la-sola-cura/), Palumbo, rispondendo alla domanda su cosa gli sia piaciuto di più nel disegnare una storia di un personaggio iconico come Tex risponde:<< I paesaggi prima di tutto, i grandissimi spazi aperti che visitai anni fa. E poi caratterizzare i volti e le anatomie, la recitazione e il dinamismo dei personaggi della storia: dal protagonista fino all’ultima comparsa>>.
Invece, affrontando l’aspetto più propriamente grafico, all’intervistatore che ipotizza che ispiratore del suo Texone sia più Magnus, più che agli autori classici di Tex come Galep o Ticci, sia nelle figure che nella rappresentazione delle ambientazioni, Palumbo risponde: << Credo che Magnus sia ormai entrato nel mio DNA. Ma, detto questo, direi piuttosto che potrei aver fatto il Tex che Bonelli si aspettava da Magnus, carico di neri e non di quei raffinatissimi tratteggi da incisore. Ma senza dubbio è il MIO Texone >>.
Ed è quanto è facile vedere scorrendo le oltre 200 pagine dell’album.
Ma merita anche di essere ricordato che Palumbo inizia l’intervista, fiero delle sue origini, spiegando che << L’amore per la mia terra d’origine l’ho ereditata da mio padre Franco Palumbo, protagonista della cultura materana e lucana in generale, poeta tra l’altro>> e sottolinea che <<Da qualche anno sto coordinando per APT Basilicata, diretta da Antonio Nicoletti, una sorta di “comics commission” sull’esempio delle “film commission”: la “Basilicata Comics & Games”>>, dopo – ma questo lo aggiungiamo noi – essere stato forse un po’ troppo trascurato dalle istituzioni della sua regione e della sua città.
Giuseppe Palumbo, autore e disegnatore, sarà celebrato con l’assegnazione del Romics d’Oro durante la XXXIII edizione del Festival, in programma dal 3 al 6 ottobre 2024 a Fiera Roma.
E l’ANSA, che ha diffuso tale notizia, offre una delle più complete biografie che troviamo in circolazione, che illustra ampiamente e diffusamente il percorso artistico di Palumbo, e che testualmente riportiamo:
<< Poliedrico artista, con il suo inconfondibile stile ha toccato i più diversi generi narrativi, dando vita inoltre a diverse e originali iniziative. Fumettista e docente di illustrazione e fumetto, è nato a Matera nel 1964 e ha iniziato la sua carriera nel 1986 su riviste come Frigidaire e Cyborg, creando il personaggio di Ramarro, il primo supereroe masochista. Nel 1992 è entrato nello staff di Martin Mystère della Sergio Bonelli Editore. Nel 2000 con Astorina, stringe la più lunga e prolifica collaborazione della sua carriera di disegnatore entrando nello staff di Diabolik. Ricostruisce inoltre, su sceneggiatura di Alfredo Castelli, il primo numero di Diabolik, pubblicato da Astorina nel 2001 nel volume cartonato Il Re del Terrore: il remake. Dal 2005, la casa editrice Comma 22 di Bologna, dedica a Palumbo una collana di volumi aperta da Diario di un pazzo, adattamento di un racconto di Lu Xun, e seguita da CUT Cataclisma, che raccoglie tutte le storie di Cut prodotte fino al 2006 per la casa editrice giapponese Kodansha; in collaborazione con Palazzo Strozzi Firenze, pubblica Eternartemisia.
Nel campo dell’illustrazione è stato copertinista, per circa dieci anni, della collana Gialli Junior della Mondadori, e dal 2003 è stato il copertinista ufficiale dei romanzi di Stefano Benni per Feltrinelli. Ha collaborato con numerose case editrici, tra cui Mondadori, Feltrinelli, Coconino Press e Oblomov, oltre che con testate giornalistiche quali l’Unità, il Manifesto, il Sole24Ore, SlowfoodMagazine. Con Rizzoli pubblica diversi lavori, tra cui Tomka, il gitano di Guernica (2007), su testi di Massimo Carlotto, e Un sogno turco (2008), su testi di Giancarlo De Cataldo. Con Lavieri pubblica nel 2013 Uno si distrae al bivio – La crudele scalmana di Rocco Scotellaro, illustra Prendere una lepre di Biagio Bagini; nel 2014, con Giulio Giordano ai disegni, realizza I cruschi di Manzù. Tra 2016 e 2017, esce in Francia, Belgio, Italia e Turchia, la biografia Escobar – El Patròn, su testi di Guido Piccoli, edita da Dargaud. Nel 2017 inizia la collaborazione con Comics & Science/CNR edizioni. Per Coconino Press, scrive e disegna 16 possibili usi di un mausoleo nella collana “Fumetti nei musei”, promossa dal Mibact, dedicato al Mausoleo di Teodorico a Ravenna. Nel 2017, con Pierangelo Di Vittorio e Alessandro Manna del collettivo interdisciplinare Action30 (collettivo nato nel 2006, di cui è tra i fondatori) pubblica Bazar elettrico – Bataille, Benjamin, Warburg at work, che inaugura la collana Action30 Graphic Essays. Sempre affiancato da Giulio Giordano e Gianfranco Giardina nel 2018 scrive La visione di Mallet. Tra i suoi lavori più recenti si annoverano, le sue edizioni autoprodotte: Al bivio – la giovane scalmana di Rocco Scotellaro, con Maurizio e Matteo Camerini, e Costellazione Basaglia, con Pierangelo Di Vittorio e il collettivo Action30. Insegna dal 2011, Illustrazione per l’editoria all’ISIA di Urbino, nel biennio Illustrazione. Di recente pubblicazione è La sola cura, biografia a fumetti edita da Oblomov con il sostegno di APT Basilicata, che narra la vita del medico lucano Ludovico Nicola di Giura. Durante la XXXIII edizione di Romics, Giuseppe Palumbo sarà protagonista di un incontro speciale che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera artistica e di una mostra dedicata ai suoi lavori. (ANSA)