MATERA – Dopo le sollecitazioni giunte negli anni dai numerosi professionisti materani del settore, ed un progetto accantonato della Camera di Commercio di Matera, la Film Commission di Basilicata è finalmente pronta a diventare operativa sul territorio per cercare di capitalizzare la sua vocazione cinematografica, tanto per i luoghi quanto per i talenti che li animano, attraendo produzioni e ottenendo promozione e indubbi vantaggi economici. Il Decreto di Giunta che la contempla, recependo una previsione della Finanziaria regionale del 2009, sta per essere licenziato nella competente Commissione e per approdare in Consiglio. Tale ufficio, però, rientrerà in una più ampia unità interdipartimentale che avrà anche funzioni di supporto e promozione dei maggiori festival lucani e di messa a valore del patrimonio della cineteca lucana nella prospettiva di un museo da localizzare nella città dei Sassi, in qualità di simbolo cinematografico del territorio. Lo hanno spiegato, a vario titolo, ieri sera, a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e Rossella Tarantino, il funzionario regionale che ha coordinato lo studio alla base di questo provvedimento, durante un convegno intitolato “Per la cittadella del cinema a Matera”, promosso dall’associazione “Medeura”, del consigliere regionale Pd, materano, Vincenzo Santochirico. L’occasione, di fatto valida, è stata utile innanzitutto per fare definitiva chiarezza sull’assetto che sarà dato a questa nuova promanazione regionale e, soprattutto, a far incontrare, forse per la prima volta, gli amministratori ed i politici locali con il variegato e prezioso mosaico di imprenditori e artisti materani che operano nel campo dell’audiovisivo, spesso molto trascurato e sottostimato, come emerso anche dai vari e numerosi interventi susseguitisi nell’arco di tre ore di dibattito, e mai consultato per scelte, come queste, che forse avrebbero dovuto coinvolgere maggiormente gli addetti ai lavori che, in ogni caso, devono innanzitutto trovare unità tra loro. Ferma restando la necessità, unanimemente condivisa, che si esca da un livello di gestione approssimativa delle opportunità derivanti da questo settore, istituzionalizzandole, e di puntare sulla cultura come fonte di sviluppo, bisogna comunque prendere atto del fatto che l’organigramma dei titolari è già definito e che quindi le voci rincorsesi, soprattutto sul web, sulla presidenza dell’unità da assegnare al giornalista Paride Leporace, direttore de “Il quotidiano”, e alla collaborazione esterna con la neonata associazione “Matera città del cinema”, presieduta dal giornalista di Rai3 Basilicata, Luigi Di Lauro, e diretta dalla musicologa, Imma Di Battista, sono sostanzialmente fondate o perlomeno De Filippo, chiudendo il convegno, non le ha smentite. Su questo argomento, Francesco Foschino, operatore turistico con esperienza nel settore cinematografico, poco prima, aveva sollevato una questione di competenze specifiche, a prescindere dall’innegabile e stimata validità dei curricola di questi ultimi. Gli amministratori locali, tra Regione, Provincia e Comune, però, non credono che questo sia un problema, ribadiscono la necessità di rendere centrale Matera in questo discorso e assicurano di voler affiancare a questa unità interdipartimentale un osservatorio costituito dai professionisti del settore, oltre che di poter sostenere anche progetti presentati da altre associazioni. Oltre a questa forma di coinvolgimento nei lavori dell’unità, per i “cinefili” e i “cineasti” materani pare profilarsi un’altra opportunità: un progetto di “cittadella del cinema”, intesa come indotto industriale legato alla settima arte, da realizzare a Matera con una formula pubblico-privata. Questa previsione, al centro del convegno ma cui si è accennato poco durante i lavori, rientra nel piano d’azione e di indirizzo per l’utilizzo dei Pisus ed è forse la vera opportunità di sviluppo per Matera.