Sembra ieri e invece sono trascorsi tre anni, un lasso di tempo breve, ma nel quale si è riusciti in un’impresa che sembrava impossibile e che all’inizio, come spesso accade di fronte a nuove sfide, raccoglieva più preoccupazioni e scetticismo che fiducia ed entusiasmo.
Mi riferisco, ovviamente, alla Orchestra Sinfonica di Matera.
A propiziarne la promozione una nuova misura del Ministero della Cultura – Fondo Unico dello Spettacolo –DM 25.10.2021 della Legge 880 del 1968 voluta fortemente dal ministro Dario Franceschini, che offriva una straordinaria opportunità: le città con sede di Conservatorio potevano proporsi per costituire un’orchestra sinfonica che in due trienni potesse diventare Istituzione Concertistico Orchestrale e quindi stabile.
In qualità di Direttore del Conservatorio “E.R.Duni” sollecitai le istituzioni locali perché cogliessero una straordinaria e irripetibile occasione di arricchire l’offerta culturale della città. Occorreva compiere i passi formali necessari, rispettare le scadenze e soddisfare i requisiti che il decreto richiedeva e fare bene e presto.
Nasceva così a Matera nel gennaio 2022 la Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera costituita dal Comune di Matera, dalla Provincia di Matera e dal Conservatorio Egidio Romualdo Duni della città dei Sassi. Il 29 luglio 2022, il MIC pubblicava gli esiti dell’istruttoria svolta dalle commissioni artistiche per l’esame e la valutazione delle candidature presentata e l’orchestra materana veniva ammessa alla triennalità 2022-2024 del FUS e al contributo FUS 2022, relativi all’art. 19 comma 3, Istituzioni Concertistico Orchestrali prima istanza triennale.
Da quel giorno l’Orchestra – con la direzione artistica affidatami, insieme al Consiglio di Amministrazione con la Presidenza affidata a Gianna Racamato affiancata da Giorgio Casiello e Gennaro Loperfido – ha intrapreso un’attività concertistica importante, con una media di 35 concerti l’anno e soprattutto rispettando l’obiettivo che la Fondazione si era prefisso, ossia costruire una realtà valida per i giovani talenti musicisti diplomati nel nostro Conservatorio votati da anni all’immigrazione verso altre orchestre del nord Italia.
E, in effetti, più di cinquanta allievi del conservatorio, oltre a numerosi docenti, hanno avuto la possibilità di partecipare ai concerti dell’Orchestra Sinfonica di Matera. Conservatorio che anche con la nuova governance affidata al maestro Carmine Catenazzo a al nuovo presidente Michele Niglio ha compreso l’importanza didattica dell’orchestra per i propri studenti continuando ad assicurare supporto alla Fondazione come da statuto.
L’Orchestra finanziata dal Comune e Provincia di Matera, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Basilicata grazie alla legge 37 del 2014 dello Spettacolo da vivo ha realizzato la media di 3.500 giornate lavorative l’anno, venduto 4.500 biglietti nell’anno 2023, fatto 250 abbonamenti, sold out continui certificati dalla pubblicazione di un magnifico book fotografico.
Nel percorso artistico e nelle stagioni sinfoniche di questi anni sono stati realizzati progetti particolari come il Progetto Vivaldi con il comune di Pomarico con il controtenore Nicolò Balducci oramai sulle scene internazionali, esecuzioni di brani originali con il grande chitarrista americano Al Di Meola, sguardo sempre attento alla musica dei nostri giorni con il Sogno di Keplero e concerti destinati al pubblico giovane delle scuole della provincia di Matera. Intrecciando e sviluppando collaborazione con artisti di chiara fama internazionale quali: Benedetto Lupo, Giovanni Sollima, Daniele Agiman, Flavio Insinna, Simon Zhu (Premio Paganini 2023), Giuseppe Gibboni (Premio Paganini 2021) , Rino Marrone, Nicola Hanselik Samale, Nicolò Balducci, Lucienne Reaudin Vary, Luigi Piovano, Michele Nitti, Pablo Varela, Pietro Mianiti e Francesco Nicolosi, Anna Serova e la presenza nel cartellone 2024 di Geppi Cucciari in qualità di voce recitante.
Si sono svolte a giugno scorso in Conservatorio le audizioni propedeutiche per la stagione 2024 alle quali hanno partecipato circa 300 candidati provenienti da tutto il mondo.
Il 17 giugno scorso si è svolta a Matera la conferenza stampa della presentazione della stagione 2024 che comprende ancora una volta una serie di concerti estivi nei 31 comuni della provincia e la stagione sinfonica a Matera, da settembre a dicembre, con la presenza di altri musicisti di chiara fama e soprattutto inserendo nella programmazione la conferma di autori del novecento e contemporanei (Stravinsky, Kurt Weill, Darius Milhaud, Sergej Prokoviev, Rossella Spinosa, Michele Maiellari, Nino Rota, etc) purtroppo poco eseguiti in Italia.
L’Orchestra Sinfonica di Matera chiude il triennio 2022-24 a dicembre prossimo e resta in attesa dell’approvazione da parte del Mic del secondo triennio 2025-27 per poter diventare ufficialmente Istituzione Concertistica Orchestrali dal 2028 e poter svolgere attività musicale per tutto l’anno, consentendo così a molti nostri giovani musicisti un impiego stabile.
Per consolidare una realtà ormai affermatasi e porsi nuovi e più ambiziosi obiettivi, occorrerà che, oltre all’apporto imprescindibile e determinante del Ministero, anche Regione, Provincia e Comune dovranno confermare e potenziare il loro sostegno.
Ed è un esempio tangibile di come il cammino di Matera Capitale Europea della Cultura possa dimostrarsi ancora fecondo.
La programmazione pluriennale, la certezza delle risorse, la condivisione degli obiettivi, l’inserimento organico nella strategia territoriale, sono condizioni indispensabili per dare solidità, continuità, riconoscibilità e prestigio alle istituzioni culturali, di cui purtroppo è povera la nostra realtà.
L’ Orchestra Sinfonica di Matera deve diventare componente strutturale del sistema istituzionale culturale, che mette in rete alta formazione, ricerca, produzione. Ha un ruolo specifico nella creazione di un ponte fra formazione e produzione, nella diffusione della musica colta, nella formazione del nuovo pubblico e nel miglioramento della qualità della vita, contribuendo in tal modo anche ad accrescere l’attrattività del territorio.
Accompagnare questo processo anche con un’attenta politica degli spazi e dei contenitori per la formazione, produzione e diffusione culturale è un altro passaggio importante e ineludibile.
Quello che sembrava un sogno è diventato realtà. Ora occorre rinnovare e moltiplicare l’impegno per continuare a sognare.
Saverio Vizziello, già direttore del conservatorio musicale “E.Duni”, è attualmente direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Matera