Il 15 marzo 2014, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, a Matera Medeura presentava il libro di Fabrizio Barca, “La traversata”.
Dopo l’esperienza come ministro tecnico del governo Monti, Fabrizio Barca prese la tessera del Partito democratico,elaboraò un documento di intervento politico (la famosa “Memoria”, disponibile in Rete da aprile 2013) e iniziò un lungo viaggio in Italia, tra circoli, convegni, fondazioni, per raccogliere suggerimenti, critiche, spunti di riflessione. Il libro fu il tentativo di elaborare una sintesi di tutto il lavoro fattoi.
In una lunga intervista a Stefano Feltri, Barca raccontava le sue proposte ma anche la sua storia personale. Veniva poi presentata, in una versione aggiornata (in particolare sulla questione dell’identità della sinistra), la sua “Memoria”scritta a conclusione dell’esperienza di governo: una riflessione su quello che non va nel sistema dei partiti italiani, e la proposta di una visione politica, apertamente “di sinistra”, del Pd.
Due capitoli tentavano di dare conto, in maniera necessariamente parziale, del dibattito scaturito dalle tesi della “Memoria”, sia tra esperti e politologi (vi erano contributi originali di Piero Ignazi, Salvatore Biasco e altri), ma anche tra iscritti, simpatizzanti, curiosi che avevano potuto discutere con Barca nelle varie tappe del suo percorso sul territorio: dalla sede di via dei Giubbonari a Roma, a cui Barca è iscritto, a Milano, da Torino e Saluzzo a Bari e Maglie, da Figline Valdarno a Montebelluna.
A conclusione del libro, Barca ritornava sui punti qualificanti della sua proposta, lavorando a una sintesi dei multiformi stimoli venuti dal viaggio e delle sue proposte originali, in vista di una ripresa della discussione a partire dall’autunno del 2013. Perché solo dalla discussione e dalla messa in comune dei saperi senza tentazioni personalistiche riteneva potesse scaturire una nuova cultura politica che trasformi il Pd da com’èra i a come serviva e serve che sia.
Nota biografica
Fabrizio Barca é esperto di politiche di sviluppo territoriale, ha insegnato Politica economica, Finanza aziendale e Storia dell’economia presso le università di Milano (Università Bocconi), Modena, Parigi (Sciences Po), Siena, Roma, Parma e Urbino. È stato quindi visiting professor con incarichi di ricerca presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston e la Stanford University. Ha pubblicato numerosi saggi sulla teoria d’impresa, sulle piccole e medie imprese, sulla corporate governance, sulla storia del capitalismo italiano e sulle politiche regionali.
Ha ricoperto gli incarichi di capo della Divisione ricerca della Banca d’Italia, di capo del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione presso il Ministero del tesoro, e direttore generale del Ministero dell’economia e delle finanze. È stato presidente del Comitato per le politiche territoriali dell’OCSE dal 1999 al 2006, e nel 2009 ha realizzato per la Commissione europea il rapporto indipendente sulle politiche di coesione An Agenda for a reformed cohesion policy[2].
Dal novembre 2011 all’aprile 2013 è stato ministro senza portafoglio con delega per la coesione territoriale nel governo Monti.
Dal 2018, è coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità, che si pone l’obiettivo di stimolare “l’incontro e la collaborazione tra il mondo della ricerca e della cittadinanza attiva” al fine di “disegnare proposte generali per l’azione collettiva e pubblica tesa a ridurre le disuguaglianze”.